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Arrone è situato in Bassa Valnerina - compreso nel Parco Fluviale del Nera - negli ambienti naturali dei fiumi Velino e Nera, del lago di Piediluco, della vicina Cascata delle Marmore.
Arrone deriverebbe il suo nome dalla famiglia dei nobili Arroni, che secondo lo storico folignate Ludovico Iacobilli lo fondarono nel sec. IX d.C. Iacobilli trasse queste notizie dagli archivi delle abbazie di Subiaco, Farfa e Ferentillo. Il nome è comunque documentato nel sec. X con Giuseppe “Dominus Castri Arroni”.
Arrone, un borgo umbro della provincia di Terni, si trova nella bassa Valnerina ed è circondato dalla natura. In auto ed in treno venite a scoprire la natura, la storia e la tradizione del nostro Territorio.
Arrone, Comune della Provincia di Terni (Umbria), si trova nella bassa Valnerina a circa 13 chilometri dal capoluogo provinciale. L'ambiente caratterizzato da corsi d'acqua (il fiume Nera e la vicina Cascata delle Marmore), da boschi, vallate, piccoli borghi medioevali, è particolarmente adatto alle escursioni, alle passeggiate, alle visite turistiche effettuate a contatto con la natura. E anche i sapori si legano all'ambiente: i prodotti tipici sono olio, tartufo, carni, gamberi di fiume.
Itinerario Casteldilago - Madonna dello Scoglio / Itinerario Cascata delle Marmore - Casteldilago / Itinerario Arrone - Monte di Arrone - Itinerario Arrone (Loc. la Valle) - Tripozzo / Itinerario Loc. L'Osteria - Miniera di Buonacquisto
E’ un territorio variegato quello di Arrone. Un tiro di schioppo dalla cascata delle Marmore, quattro passi dal lago di Piediluco, una manciata di chilometri dalle vette appenniniche e un’area naturalistica che lo comprende tutto, il Parco fluviale del Nera.
E’ possibile effettuare visite, accompagnati da un esperto, il servizio – assolutamente gratuito - può essere richiesto telefonando al numero 335 5913547 (sig. Alberto Ascani, presidente “associazione culturale Magister”), con qualche giorno di anticipo rispetto alla data da concordare.
All'interno del Castello, cioè la "Terra degli Arroni", si trova la Chiesa patronale dedicata a San Giovanni Battista, fortemente ristrutturata in maniera consistente dal 1467 al 1476 da maestranze lombarde, incaricate dal Comune.
Dopo la Grande guerra fu aperta dalla Società anonima mineraria di Piediluco (fondata nel 1918 dal prof. Bottini di Milano) la miniera di lignite di Buonacquisto (foto).
L’Eremo della Madonna dello Scoglio, immerso nella vegetazione, si erge sotto una roccia a strapiombo. L’edificio, di origine cinquecentesca (ampliato nel XVII e XVIII secolo), venne costruito intorno a un immagine della Madonna dipinta su roccia (generosa dispensatrice di grazie, secondo la tradizione,) apparsa nel luogo a G. Pietro Lelli, nobiluomo di Casteldilago.
La chiesa Santa Maria Assunta si trova nella piazza del borgo, fu edificata tra il 1504 ed il 1510 dai maestri lombardi su ordine del Comune. All'interno le tre absidi contengono interessanti cicli di affreschi, specialmente l'abside maggiore con le storie della Vergine, affrescate nel 1516 da Vincenzo Tamagni da San Gimignano e Giovanni da Spoleto